Il corpo


Si dice che il corpo sia il tempio dello spirito. E’ certo che, se alla fisicita’ non si unisce una buona dose di cervello, il tutto resta circoscritto ad un mero involucro; una bella scatola ben impacchettata ma vuota all’interno: il tempo di scartarla, accorgersi del contenuto insignificante, e farle prendere la via dei rifiuti.

Ho un bel corpo, e’ inutile che lo neghi, e per me, oggi, esso rappresenta motivo di grande soddisfazione; sono infatti riuscita a mantenerlo in forma come quello che avevo a venticinque anni.

A chi mi chiede il motivo di tutta questa attenzione che do al mio corpo (che a volte rasenta l’ossessione), rispondo divertita che non ho mai amato giocare con le bambole quando ero bambina, ma adesso mi trastullo con la bambola che piu’ amo: me stessa.

E poi devo dire che, in passato, questo mio corpo ha rappresentato assai di piu’ di un semplice involucro. E’ stato uno strumento di lavoro determinante. Esattamente come per una disegnatrice lo sono le abili dita oppure, per una fotografa, gli occhi.

So che aver mercificato le tette al posto degli occhi crea in molta gente una certa inquietudine nei miei confronti; inquetudine che, poi, si trasforma in pregiudizio. L’indottrinamento, soprattutto religioso, riesce a piegare anche quelle menti che, ad un primo esame, possono apparire illuminate e che purtroppo non riescono a comprendere che, in fondo, tette, dita o occhi sono solo dettagli, solo convenzioni.

Se poi devo essere sincera, ho sempre avuto maggiori problemi a mostrare i miei occhi che le mie tette, ma io ho le mie manie, le mie convinzioni che si sono strutturate a seguito del modo in cui sono cresciuta ed in base anche alla mia cultura.

Non scrivo cio’ che scrivo per stimolare le ragazze dotate di un bel corpo e di un bel cervello a prendere una determinata direzione nella loro vita; non sono qui per evangelizzare o ad esaltare la mia condotta: cio’ che puo’ essere andato bene per me non significa che possa essere giusto per altre donne.

Sono solo infastidita dal fatto che si voglia collegare la morale (e la moralita’) di una persona con una parte del suo corpo; come se in quella determinata parte si annidasse il peccato…

A nessuno e’ venuto in mente che una puttana puo’ essere una degnissima persona, dotata di principi morali saldissimi, che usa ogni parte del suo corpo in modo da produrre del bene per se stessa e per gli altri, mentre chi non fa la puttana, e magari dall’alto della sua “posizione morale” demonizza chi mercifica il proprio corpo, potrebbe invece usare le sole dita o addirittura il solo intelletto per compiere azione moralmente ed eticamente discutibili come rubare, truffare oppure uccidere?

Le dita, le tette, gli occhi o la fica, sono solo degli organi; non sono ne buoni ne’ cattivi. A renderli buoni o cattivi e’ l’intenzione e come la persona li utilizza. Esattamente come un’arma che puo’ essere usata per offendere, oppure per difesa, o per procacciarsi cibo.

Oggi non e’ piu’ il periodo avventuroso dei bordelli di Calcutta, e la mia attuale vita non prevede piu’ l’utilizzo del corpo come strumento necessario alla buona riuscita della mia professione. La mia esistenza si e’ maggiormente focalizzata sull’aspetto cerebrale, ed il corpo, come ho detto, rappresenta piu’ un gioco mio personale che altro.

Cio’ nonostante non rinnego ne’ mi pongo dei problemi per il modo in cui l’ho utilizzato; sinceramente, confesso, l’ho usato per cacciare prede e procacciarmi il cibo, e nell’andare a caccia puo’ essere accaduto che mi sia partito un colpo involontario, e che qualcuno sia rimasto ferito…

Spero non in modo grave, ma sono i rischi che certe persone corrono quando si aggirano ingenuamente in una riserva di caccia, credendo si tratti di un tranquillo parco ove fare un’allegra scampagnata.

19 Risposte to “Il corpo”

  1. davide Says:

    Gentile Chiara,

    “”So che aver mercificato le tette al posto degli occhi crea in molta gente una certa inquietudine nei miei confronti; inquetudine che, poi, si trasforma in pregiudizio. L’indottrinamento, soprattutto religioso, riesce a piegare anche quelle menti che, ad un primo esame, possono apparire illuminate e che purtroppo non riescono a comprendere che, in fondo, tette, dita o occhi sono solo dettagli, solo convenzioni.””

    Condivido tutto quello che hai scritto, però in realtà, per quel che riguarda la religione, la Chiesa cattolica ha sempre puntato l’indice contro i puttanieri e non contro le prostitute che anzi considera delle vittime.

    Non a caso Don Benzi proponeva di punire severamente i puttanieri, mentre non ha mai detto una parola contro le prostitute. In ogni caso per la Chiesa andare con una prostituta rientra nella violazione del sesto comandamento e niente di più.

    Naturalmente io non condivido il pensiero dalla Chiesa, perchè credo che ogni persona (donna o uomo) è libera di fare le scelte personali che vuole: anche vendere il proprio corpo, se lo fa liberamente e consapevolmente.

    Tanti saluti dal tuo Davide

  2. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    la Chiesa cattolica ha sempre puntato l’indice contro i puttanieri e non contro le prostitute che anzi considera delle vittime.

    Ma dai…

    Ed io che non lo sapevo…

    Adesso, magari, vado ad una riunione di qualche associazione di benpensanti… Rotary, Lions… e mi presento davanti alla platea vedere nei loro occhi la compassione per la povera vittima :-))

    Scommetto che quando esco nessuno mormora 🙂

    Davideeeee, e svegliatiiii :-))

  3. davide Says:

    Gentile Chiara,

    “Scommetto che quando esco nessuno mormora :-)”

    Non ho detto che in Italia non ci sono i pregiudizi contro le prostitute, ma solo che per la Chiesa il tema della prostituzione non ha l’importanza di altri temi come ad es. l’aborto.

    Anche l’abolizione della legge sulla prostituzione è stata voluta da una deputata socialista, Merlin, e non dalla Chiesa. Per la dottrina cattolica è un peccato più grave masturbarsi che andare con una prostituta. Naturalmente la Chiesa condanna chi va con le prostitute, ma condanna anche i fidanzati che hanno rapporti prematrimoniali.

    Tanti saluti dal tuo Davide

  4. sissy Says:

    lacrime di coccodrillo?
    se hai addentato.. ed era per fame…
    non sei perseguibile 🙂

  5. illustre1966 Says:

    No cara chiara: questo post significa cambiare le carte in tavola.

    Mettere in evidenza l’utilizzo di una “parte del corpo” per guadagnare vuol dire guardare le cose col paraocchi.

    Non per una questione morale, ma per una questone reale: il “peccato”, come lo chiami tu, non si annida in una parte del corpo, come se fosse quella parte ad essere peccaminosa se non viene utilizzata per amore…

    Il peccato sta nello svendersi, o vendersi (non ne faccio una questione di cifra), all’abbraccio (e magari fosse solo un “abbraccio”) di uomini schifosi, magari grassi, magari pelati, magari viscidi, magari sfigati, magari puzzolenti, per poter campare degnamente una vita.

    Quello è un vero peccato…

  6. duval Says:

    e nell’andare a caccia puo’ essere accaduto che mi sia partito un colpo involontario, e che qualcuno sia rimasto ferito…

    Era una limpida mattina di primavera e Zauntra, la più grande cacciatrice che i Rumners avessero mai conosciuto, dopo un impari gioco fra ombre e luci nel bosco, aveva incastrato la preda sul dirupo.

    Ma nel prendere accuratamente la mira, come mille altre volte, non sorrise compiaciuta: stanca di prede? una preda diversa?

    Fatto sta che il colpo non fu preciso come sempre, rimbalzò sul condom del malcapitato e si infilò dritto in mezzo agli occhi di Zauntra che, riempiendosi di sangue, assunsero una tonalità in netto contrasto con l’azzurro del cielo.

    La preda divenne predatore, si liberò del condom e possedette Zauntra finchè i suoi occhi tornarono del color del cielo.

    Per la prima volta i Rumners videro Zauntra tornare senza preda.

  7. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    Il peccato sta nello svendersi, o vendersi (non ne faccio una questione di cifra), all’abbraccio (e magari fosse solo un “abbraccio”) di uomini per poter campare degnamente una vita.

    C’e’ chi fa di peggio. Chi si vende all’abbraccio ideologico di uomini schifosi, magari grassi, magari pelati, magari viscidi, magari sfigati, magari puzzolenti, ma soprattutto malvagi…
    Ed oggi “magari” entrano pure in parlamento 🙂

    E’ solo una convenzione.

    Faccio un esempio: potevo essere assunta in un laboratorio militare a mettere a frutto i risultati conseguiti con i miei studi. Un laboratorio ove avrebbero potuto creare armi devastanti… sarebbe stato meno immorale?

    Anche se non avessi saputo a cosa fossero serviti i miei esperimenti e ne fossi stata ignara, sarebbe stato meno immorale?

  8. siggy Says:

    uomini schifosi, magari grassi, magari pelati, magari viscidi, magari sfigati, magari puzzolenti, ma soprattutto malvagi…

    Si vabbè, ma noi… con qualcuno dovremo pur scopare…

  9. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    @ Siggy: Si vabbè, ma noi… con qualcuno dovremo pur scopare…

    Che c’entra? Io rispondevo a Illu ed al fatto che interpretava come peccato quello di mercificare il corpo e non l’ingegno.

    Se vuoi trombare il mondo e’ pieno di donne… ad iniziare da tua moglie. 🙂

  10. illustre1966 Says:

    L’ingegno si acuisce mercificandolo.

    Il corpo no, e con esso un po’ dell’anima…

    E poi non ti faceva schifo?

    O il fine monetario giustificava lo schifo da provare sulla pelle?

  11. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    E poi non ti faceva schifo?

    A me non hanno mai fatto schifo i corpi… solo i cervelli schifosi, che a volte potevano essere racchiusi anche in un bell’involucro.

    Ho sempre scritto che per me la fisicita’ del partner (fosse per lavoro oppure per piacere) non ha mai rappresentato elemento determinante. Leggi meglio i miei post.

    Per me cio’ che conta e’ (molto) la simpatia, la pulizia e la gentilezza. Ti faccio un esempio: sarei andata piu’ volentieri con Elephant man che con uno stronzo presuntuoso, sporco ed ignorante. Anche se avesse avuto l’involucro del piu’ bel modello attore esistente.

    Ma forse e’ anche su questi dettagli che si misura la nostra diversita’, non credi?

    Per quanto riguarda l’anima… io me la sarei sentita piu’ sporca se avessi vinto il premio Nobel ma le mie ricerche fossero servite a distruggere vite umane… scopare o far pompini non puo’ rappresentare un insozzamento dell’anima. Sono altre cose che la insozzano davvero.

    Ma a questo tu non ci arrivi.

  12. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    La preda divenne predatore, si liberò del condom e possedette Zauntra finchè i suoi occhi tornarono del color del cielo.

    Le Rumners hanno tutte gli occhi azzurri…

    Comunque Zauntra e’ nota… e’ la piu’ troia del villaggio :-)))

  13. pisconzio Says:

    Oggi non e’ piu’ il periodo avventuroso dei bordelli di Calcutta, e la mia attuale vita non prevede piu’ l’utilizzo del corpo come strumento necessario alla buona riuscita della mia professione. La mia esistenza si e’ maggiormente focalizzata sull’aspetto cerebrale , ed il corpo, come ho detto, rappresenta piu’ un gioco mio personale che altro.

    Mi si consenta una battutaccia (confidando nell’ironia di Chiara)…

    Un bel culo non ti segue tutta la vita, dopo i 30, buttati sull’intelligenza….

    🙂 🙂 🙂

  14. illustre1966 Says:

    Ma sì in fondo hai ragione: no certo, un intelletto che si cimenta nella ricerca sul cancro, o nella ricerca genetica, o nella ricerca del progetto vivibile….ecc. ecc. sarebbe davvero fatica sprecata.

    E anche l’anima è molto più appagata da un pompino ben assestato che da un passo in più nei campi dello sciibile umano…

    Ma io a questo proprio non ci arrivo….

    Se un giorno istituiranno il nobel anche in arti che non solo non hanno risvolti malefici, ma anzi, fanno stare bene il prossimo, bene: sarei felice di consegnarti la statuetta…

    Dai chiara: non cercare di ribaltare troppo le frittate.

    E’ molto molto più semplice e veloce cimentarsi in pompini che perdere le nottate nelle ricerche dello sciibile umano: non basta un semplice blog a recuperare il tempo perduto…

  15. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    illustre1966 said…
    E’ molto molto più semplice e veloce cimentarsi in pompini che perdere le nottate nelle ricerche dello sciibile umano

    Perche’ al mondo esiste solo chi fa la puttana e chi scopre vaccini?
    Dopo la laurea potevo avere un posto assicurato in un bel laboratorio militare… e non certo per curare il cancro.

    Ho preferito un’altra soluzione. Non solo per il discorso etico, ma in parte anche per quello. Qualcuno ha il diritto di condannarmi o giudicarmi per questo?

    non basta un semplice blog a recuperare il tempo perduto…

    E tu che ne sai del mio tempo? Se e’ perduto o se e’ guadagnato? Di come passo le nottate sai qualcosa? Sai cosa faccio?
    No, non lo sai 🙂
    Comunque sia la mia vita e’ la mia vita ed i tuoi giudizi sono fuori luogo perche’ tu non hai strumenti per giudicare, tanto meno ne hai per condannare o sminuire cio’ che io oggi dico e scrivo.
    L’ unica cosa che puoi giudicare e’ SOLO cio’ che riguarda te, la tua vita, il tuo comportamento verso chi si fida di te…

    Prendertela con me e con le mie scelte, che fra l’altro hanno coinvolto SOLO me e non altri, non servira’ a purificarti ne’ a renderti migliore…

    Sei sicuro invece che tue scelte coinvolgano solo te?

    Pensaci.

  16. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    Vorrei pero’, a questo punto, precisare una cosa: non tutte affrontiamo l’esperienza nello stesso identico modo e non tutte la scegliamo per le stesse identiche ragioni.

    Come chi ha la patente per guidare un’auto puo’ essere una brava guidatrice oppure pessima, puo’ guidare per lavoro oppure per piacere, puo’ guidare una Smart oppure una Lamborghini.

    Non si puo’ mettere un’etichetta o un’uniforme addosso ad una ragazza che fa la prostituta, perche’ le sue motivazioni ed i suoi obiettivi possono essere i piu’ diversi.

    Conosco chi lo ha fatto solo per esercitare “il potere”, chi lo ha fatto solo per soldi, chi lo ha fatto solo perche’ non poteva percorrere altre strade, chi lo ha fatto perche’ costretta, chi lo ha fatto perche’ delusa…

    In tutti i casi non deve essere messa in dubbio la moralita’ della persona in quanto prostituta, come non deve essere messa in dubbio la moralita’ di un autista di taxi per il fatto che ha la patente.

    La moralita’ afferisce ad una sfera piu’ privata che non ha niente a che vedere con la professione di escort. Se mai andrebbe ricercata all’interno della propria sfera familiare; quante mogli in fondo si sono “prostituite”? Oppure quanti mariti hanno sposato una donna solo perche’ “stava bene di famiglia”?

    Fare la escort non e’ immorale; non e’ come fare la ricercatrice che contribuisce alla creazione di armi letali, oppure la killer della mafia, oppure la spacciatrice di droghe per ragazzi, oppure la trafficante d’organi di bambini, oppure la truffatrice di poveri pensionati, oppure la politica corrotta…
    Questo deve essere ben chiaro.

    E se la gente crede di far sentire sporca una prostituta perche’ ha mercificato CIO’ CHE E’ SOLO SUO, senza aver coinvolto nessun altro/a, ed al tempo stesso intrattiene cordiali rapporti con gente ben piu’ immorale, facendo finta di non sapere e leccando il culo ad emeriti delinquenti in cambio di qualche favore, allora significa che non ha capito nulla, e dal punto di vista etico e’ distante anni luce da me e dal mio mondo.

  17. Chia®a di Notte (Klára) Says:

    Un bel culo non ti segue tutta la vita, dopo i 30, buttati sull’intelligenza….

    Non e’ certo il mio culo la ragione principale per la quale mi sono ritirata a 27 anni. 🙂

    Molti uomini mi chiedono il perche’ mi sia ritirata cosi’ giovane ed all’apice della mia forma fisica… non lo capiscono.

    Se lo capissero non sarebbero uomini 🙂

    Alcune donne (ex colleghe) mi chiedono la stessa cosa… pur sperando che io non decida di tornare indietro nella mia decisione 🙂

    Se non lo sperassero non sarebbero donne. 🙂

    Ho sempre affrontato la mia vita non fossilizzandomi mai. Preferisco vivere piu’ vite, provare molte strade, arrivare alla meta non per arrivarci ma perche’ percorrere quelle strade e’ il senso vero del viaggio.

    I soldi non sono il senso della vita, l’amore non e’ il senso della vita… almeno non lo e’ per me.

    Posso vivere (come ho fatto) in ristrettezze economiche e da sola, oppure corteggiata da 100 uomini e avendo a disposizione molti soldi.

    Posso andare avanti, tornare indietro, girare a destra o a sinistra, salire o scendere: la mia vita deve essere multidimensionale e non piatta.

    Il percorso e’ cio’ che mi interessa.

    C’e’ chi non lo comprende ma per me e’ talmente chiaro.

    Che senso ha arrivare al termine ed aver visto un solo colore? Tutta la vita con il GRIGIO davanti agli occhi? Oppure aver assaggiato un solo sapore, oppure aver provato un solo uomo… o una sola donna?

    Se fosse possibile mi piacerebbe portarmi a letto anche un alieno… almeno una volta nella vita, solo per poter dire “io so”.

    I libri da leggere sono infiniti, cio’ nonostante non si puo’ leggere sempre lo stesso libro (o nessun libro) per il fatto che sappiamo di non poterli leggere tutti.

    L’unica cosa a cui tengo, pero’, e’ la correttezza. Non sarei mai scorretta con un o una partner. Non gli/le mentirei mai. Non mi mostrerei diversa da cio’ che sono e qualora adesso ne avessi uno o una, oppure ne avessi piu’ di uno o una e vivessi una storia sfaccettatta fra piu’ persone, loro potrebbero leggermi e giudicarmi sulla base di quanto scrivo.

  18. siggy Says:

    @Chiara:
    “Che c’entra? Io rispondevo a Illu ed al fatto che interpretava come peccato quello di mercificare il corpo e non l’ingegno.

    Se vuoi trombare il mondo e’ pieno di donne… ad iniziare da tua moglie. :-)”

    Anch’io, in un certo senso, rispondevo ad Illustre, in nome e per conto degli sfigati, grassi, viscidi eccetera eccetera, dai quali, in certi circoli, tutti prendono le distanze.
    Scopare per soldi con costoro è un vero peccato…
    Mentre, per esempio, a questi bellissimi, gli si può vuotare la padella e pulire il culo quando sono ricoverati in ospedale, senza vendersi l’anima…
    Oppure, se si è escort, ci si può tranquillamente scopare (magari facendogli lo sconto)…
    Sinceramente, a noi sfigati, grassi, viscidi eccetera eccetera c’è qualcosa che sfugge.

  19. A-Woman A-Man Says:

    > collegare la morale (e la moralita’) di una persona con una parte del suo corpo

    Sai come la chiamo io, la morale del cazzo. . E’ proprio una morale del cazzo. E le religioni del libro, i monoteismi, sono i principali responsabili di questa morale castratrice, sessista (sessista da scemi, aggiungo) perversa e contronatura.
    Un pedatore di palla può pigliarsi milionate di euri per portare poi gente a rincoglionirsi e a sfasciare mezze città e va bene.
    Un orgiasta o una prostituta, che usano invece che i piedi cervello e pelvi, ecco, allora no. Quello non va bene.

    Eunuchi per il regno dei cieli.
    In realtà è solo un sistema di controllo sociale. Preti e mestieranti del potere lo sanno benissimo.

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